Uso precoce social e smartphone. No, grazie.

Negli ultimi anni, l’uso di smartphone e social network tra i giovanissimi è diventato sempre più diffuso, ma quali sono le reali conseguenze di questo fenomeno sul rendimento scolastico? A questa domanda ha cercato di rispondere uno studio recente dell’Università di Milano-Bicocca, chiamato EYES UP (EarlY Exposure to Screens and Unequal Performance), che ha analizzato gli effetti dell’accesso precoce ai dispositivi digitali sui risultati scolastici.

Lo studio ha coinvolto più di 6.600 studenti delle scuole superiori in Lombardia, incrociando i dati delle prove INVALSI con le abitudini digitali dei ragazzi. I risultati sono stati piuttosto chiari: chi inizia a usare i social media già in prima media tende a ottenere risultati scolastici peggiori rispetto a chi aspetta almeno i 14 anni, l’età minima prevista dalla normativa europea per l’uso dei social.

Uno degli aspetti più interessanti dello studio riguarda le differenze di genere: i ragazzi sembrano essere maggiormente penalizzati dall’uso precoce dei social rispetto alle ragazze, con un impatto più evidente nelle competenze di italiano e matematica. Inoltre, emerge un legame tra il livello di istruzione dei genitori e il momento in cui i figli ricevono il primo smartphone: i ragazzi con genitori meno istruiti tendono a iniziare prima a usare i dispositivi digitali, spesso senza un’adeguata supervisione.

Ma quali sono le abitudini digitali degli studenti? Lo studio ha rivelato che più della metà dei ragazzi usa lo smartphone appena sveglio, mentre un buon 22% lo consulta addirittura durante la notte, con il rischio di compromettere il riposo. Inoltre, sebbene il 51% dichiari di utilizzare il telefono durante i pasti in famiglia, solo il 10% afferma di farlo in modo sistematico, segno che almeno in alcuni contesti esistono regole che limitano l’uso della tecnologia.

D’altro canto, non tutto ciò che riguarda il mondo digitale è negativo. I dati mostrano che la maggior parte dei ragazzi utilizza internet per informarsi, ascoltare musica, guardare video e, in alcuni casi, anche per creare contenuti propri. Il problema, quindi, non è tanto la tecnologia in sé, quanto il modo in cui viene utilizzata e l’età in cui se ne inizia a fare un uso intensivo.

L’educazione digitale è fondamentale per aiutare i ragazzi a sviluppare un rapporto sano con la tecnologia. Per questo, alla YTS Tonoli lavoriamo ogni giorno per sensibilizzare studenti e famiglie sull’importanza di un uso consapevole degli strumenti digitali.

Cosa possiamo fare, concretamente, per aiutare i nostri ragazzi? Prima di tutto, è importante stabilire regole chiare sull’uso dello smartphone, soprattutto nelle fasce orarie dedicate allo studio e al riposo. Inoltre, è fondamentale promuovere attività alternative che stimolino la socializzazione e l’apprendimento offline. Infine, la collaborazione tra scuola e famiglia è essenziale per accompagnare i ragazzi in un percorso di crescita equilibrato e consapevole.

La tecnologia fa parte della nostra vita e continuerà a esserlo, ma sta a noi adulti insegnare ai giovani a usarla nel modo giusto, affinché diventi un’opportunità e non un ostacolo al loro sviluppo… coltivando menti curiose e cuori aperti al mondo!